AVVENTO DI FRATERNITA’ 2017

Ai Revv. mi Signori DecaniAi Revv. Signori Parroci Agli Istituti Religiosi  maschili e femminiliAi Sigg. Referenti Decanali Caritas  dell’Arcidiocesi di Napoli Avvento di Fraternità 2017“Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità”            (1Giovanni 3,18).Fratelli e sorelle, pace e bene!Quest’anno l’Avvento inizia ad una settimana esatta dalla celebrazione della prima “Giornata Mondiale dei Poveri”, istituita da Papa Francesco al termine del Giubileo Straordinario della Misericordia.Anche Sua Santità ha utilizzato il Vangelo di Giovanni per introdurre questa nuova ricorrenza: l’Evangelista mette in guardia le sue comunità contro certuni, i quali a parole esaltavano la fede in Gesù, ma a questa fede non facevano seguire le opere. Anzi, queste ultime venivano considerate inutili o superflue, come se Gesù avesse già fatto tutto. La loro era così una fede vuota e sterile, perché lasciava mancare all’opera di Gesù l’apporto indispensabile che egli chiede a ciascuno di noi.Amare con i fatti. La vera fede, dice l’apostolo, è quella che dà prova di sé amando come Gesù ha amato e ci ha insegnato. Ora, la prima caratteristica di questo amore è la concretezza. Gesù non ci ha amati con dei bei discorsi, ma è passato in mezzo a noi facendo del bene, sanando tutti, essendo pienamente disponibile verso quelli che gli si presentavano, a cominciare dai più deboli, dai più poveri, dai più emarginati e dando la sua vita per noi.Dobbiamo amare poi, dice l’apostolo, oltre che coi fatti, anche nella verità. L’amore cristiano, mentre cerca di tradursi in fatti concreti, si preoccupa di ispirarsi alla verità dell’amore che troviamo in Gesù; si preoccupa di far opere conformi ai suoi sentimenti ed ai suoi insegnamenti. Dobbiamo cioè amare nella linea e nella misura mostrateci da Gesù.Come vivere allora la Parola di Dio in questo mese di Avvento? Il messaggio è fin troppo chiaro. È un richiamo a quella autenticità cristiana, su cui Gesù ha tanto insistito. Ma questa non è anche la grande attesa del mondo? Non è forse vero che il mondo di oggi vuol vedere dei testimoni dell’amore di Gesù?Amiamo allora con i fatti e non con le parole, cominciando dagli umili servizi che ci sono richiesti ogni giorno da parte dei prossimi che ci stanno accanto.L’invito si fa ancora più pressante alla luce di quanto, il nostro Pastore, ha scritto nella sua ultima lettera pastorale “Accogliere i pellegrini”: sia un Avvento di pace, di riconciliazione, di amore, di carità, di vera e profonda fraternità.Alleghiamo alla presente anche un piccolo e semplice sussidio d’Avvento di Nostro Signore Gesù Cristo, realizzato da don Enzo.Inoltre, il Presidente della Caritas Diocesana di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe, per dare un senso ancora più forte alla testimonianza del Vangelo nel periodo Avvento/Natale c’invita a promuovere raccolte da destinare alle tante opere segno della Chiesa di Napoli. Per sostenere gli interventi si possono inviare offerte alla Caritas Diocesana di Napoli specificando nella causale: “AVVENTO 2017”(vedi nota).La Stella di Betlemme, citata nel Vangelo di Matteo, illumini e segni il nostro cammino perché possiamo amare Dio come Lui ci ha amati. Il Signore ci dia pace.LA CARITAS DIOCESANA DI NAPOLIN.B. SI ALLEGA LIBRETTO AVVENTO REALIZZATO DA DON ENZO, NOTA TECNICA AMMINISTRATIVA PER CONTRIBUTO OPERE SEGNO E LETTERA RITIRO AVVENTO DEL 15 DICEMBRE 2017

 
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