La terra continua a tremare nella zona compresa tra Perugia e Macerata e sono più di 340 le scosse registrate dalla rete sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) a partire dal terremoto principale di magnitudo 5,4, delle 19,10 del 26 ottobre. E si contano i danni. Il Consiglio dei Ministri stanzia 40 milioni di euro ed estende lo stato di emergenza. Sono oltre 4.000 gli sfollati nella quindicina di comuni interessati dal sisma che ha colpito le Marche, ma le verifiche stanno proseguendo. Sono attese, nel pomeriggio, altre 2.000 brande, mentre è partita un’altra richiesta di mille letti da distribuire nelle zone colpite. E’ quanto è emerso dalla riunione del Centro Operativo Regionale.Sono vicino con la preghiera alle persone colpite dal nuovo terremoto nel Centro Italia”, dice Papa Francesco in un suo tweet.L’epicentro del sisma è nella Valnerina, nelle Marche. Le scosse sono state avvertite dalla Puglia all’Alto Adige. Le più forti alle 19.10, di magnitudo 5.4, e di 5.9 alle 21.18, questa più intensa e duratura. Poi un’altra scossa alle 23:42, di magnitudo 4.6. Gli sfollati sono migliaia. Le repliche sono state almeno 340. Di queste, cinque sono state le più forti: quattro di magnitudo superiore a 4,0, più quella di magnitudo 5,9 avvenuta alle 23:42 di ieri sera. Nel frattempo i sismologi sono al lavoro per studiare la struttura delle faglie coinvolte. Un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto. E’ l’unica persona morta, anche se indirettamente, per il sisma. La situazione è dunque molto seria: nella cd. zona rossa l80% delle abitazioni è inagibile, mentre la gente sta cominciando a cedere psicologicamente. Mons. Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana, ha manifestato la propria vicinanza nella preghiera alle vittime del sisma. Sono stati subito contattati i delegati regionali delle Caritas delle Marche e dellUmbria ed i direttori delle Caritas più coinvolte da questa nuova emergenza: Camerino, Macerata e Spoleto Norcia. Gli operatori locali si sono messi a disposizione per far fronte alle necessità più immediate e stanno monitorando levolversi della situazione, nelle diverse frazioni e centri abitati. Don Enzo è in costante contatto con la rete Caritas chè pronta a moltiplicare gli sforzi per dare risposte alle nuove necessità, grazie anche allavvio dei gemellaggi che vedono il coinvolgimento di tutte le Caritas diocesane dItalia, da Nord a Sud. Prosegue, nel contempo, limpegno e laccompagnamento nelle zone colpite dal sisma del 24 agosto che ha suscitato una generosa risposta solidale, anche dallestero. La nostra Diocesi grazie alla vostra generosità ha inviato a Caritas Italiana la somma di euro 116.802,13, per aiutare i fratelli colpiti dal sisma. Vi ricordiamo che è possibile contribuire alla raccolta fondi con le seguenti modalità:Conto Corrente Postale: n°14461800 intestato a “Caritas Italiana Opera Diocesana di Assistenza di Napoli” causale Terremoto Centro Italia Banca Prossima: conto n°6483 intestato a Arcidiocesi di Napoli – Caritas Diocesana Napoli IBAN:
PAESE CIN EUR CIN ABI CAB N° CONTO IT 07 K 03359 01600 100000006483 Unicredit SPA: conto intestato a Caritas Diocesana Napoli aperto presso lAgenzia Napoli 19 – IBAN: PAESE CIN EUR CIN ABI CAB N° CONTO IT 56 Q 02008 03451 000400883868 oppure con versamento in contanti al cassiere della Caritas Diocesana, dr. Sergio Alfieri, tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,30 alle ore 13,00, presso la sede di Largo Donnaregina n°23 (Tel. 081/5574263) .La Caritas Diocesana di Napoli